Torre Annunziata, lì 5 aprile 2013 Chiar.mo Signor Sindaco Città di Torre Annunziata,ho affidato agli Amici di Centro Comune, le doverose risposte alla Sua comunicazione del 19 marzo u.s. Ritengo, però, altrettanto doveroso da parte mia, esprimerle qualche considerazione, in ordine a quanto da lei riportato. Prendo atto che, con la consueta abilità tendente a deformare la verità, cerca di sminuire il ruolo politico dell’Associazione, personalizzando la dialettica ed il confronto delle idee. Lei tenta di mortificare la presenza, nel panorama politico locale, di un’ associazione civica che ha raccolto, tra l’altro, un discreto consenso elettorale e che, unitamente ad altri partiti e movimenti civici, ha riconosciuto, con grande determinazione, una figura di “leader”, al quale, bontà loro, avrebbero affidato le sorti di questa martoriata Città.Tale riconoscimento può non condividersi ma va rispettato, così come abbiamo rispettato la scellerata scelta operata da altri partiti, della Sua ricandidatura a Sindaco, atteso che abbiamo considerato la Sua azione amministrativa, assolutamente fallimentare. Ed in questo senso il risultato elettorale, in considerazione del divario tra Lei e la Sua coalizione, è assolutamente chiaro. Dispiace rilevare che, tendenzialmente, Lei strumentalizza anche la posizione dell’Assessore Auricchio, con comode argomentazioni. L’assessore Auricchio ha ricoperto la carica, senza soluzione di continuità, fin dalla data del Suo insediamento e, all’occorrenza, rilascia legittimamente interviste e dichiarazioni agli organi di stampa. Pertanto egli deve essere disponibile alla critica ed al confronto. Molto semplice! Nessuno disconosce, come era chiaro nel documento di Centro Comune, le competenze maturate, le attività che l’assessore ha svolto in precedenza e l’esperienza che egli mette a disposizione. Semmai il problema è suo per aver chiesto, nel corso di questi anni, all’assessore Auricchio di divenire, di fatto, complice della incapacità amministrativa, dimostrata da Lei e dalla Amministrazione che rappresenta. Quindi, per cortesia, eviti queste mielose difese! Nel merito si rileva che lei ha memoria corta o meglio è costretto ad avere memoria corta. E poiché noi riteniamo, sommessamente, che gli effetti disastrosi che oggi stiamo vivendo in questa Città, sono anche il risultato delle cause prodotte da Lei e dalla Sua amministrazione, abbiamo il dovere di non perderle mai di vista, pur constatando il Suo spasmodico impegno a tentare di cancellarle. Mi limito a constatare la realtà che viviamo, i fatti e non le opinioni, esercito il confronto dialettico costruttivo e non sterile. Tutto ciò è stato dimostrato in questi anni dall’Associazione ed è stato manifestato in seno al Consiglio Comunale, con una serie di proposte ed iniziative. Comprendo che Lei non è e non era abituato a tutto questo. Lei era ed è abituato a governare uomini e processi, con tutte le tecniche improduttive e sterili che è capace di porre in essere, malcelate da eventi politici, al solo fine di continuare a vivere una situazione di immobilismo e di galleggiamento, che sicuramente non giova alla Città ed al suo futuro. “Divide et impera!” Cambi continui di casacca, ribaltoni, turn over di assessori, tentativi spasmodici di conquistare uomini della opposizione. Così Lei ha trascorso i suoi primi sei anni, ed, allo stato, non ci sembra di registrare cambiamenti di rotta. Sul tema della criminalità organizzata, per il quale ritiene di essere depositario di tutte le verità, la invito ad un pubblico confronto, anche in occasione di un Consiglio Comunale monotematico. Poiché lei mi taccia, sostanzialmente, per un incapace ad affrontare questa tema, esprimendo in tal senso tutta la sua vanità ed il suo egocentrismo, mi limito ad affidarmi ad alcune delle tante dichiarazioni che uomini, che hanno fatto della lotta alla criminalità organizzata il loro dovere quotidiano, hanno sostenuto:“………La criminalità non ha più bisogno di minacciare, oggi offre servizi apprezzati e competitivi. Dove la legge non funziona, dove le banche non danno credito, dove gli enti locali sono inefficienti, i boss garantiscono soluzioni concrete: sentenze inappellabili, prestiti a tassi risotti, pratiche approvate in tempi rapidi….. I Gattopardi di Raffaele Cantone”
“………La strada giudiziaria non può essere l’unico rimedio alla criminalità organizzata, certo è necessario che ci siano processi, condanne e manette. Elementi indispensabili ma da soli non sufficienti. Dott.Rosario Cantelmo Metropolis del 29.6.2010””
E potrei citare tanti altri.
Anche il suo collaboratore Assessore Auricchio recentemente ha dichiarato che “……..per combattere la criminalità organizzata occorre, oltre alla repressione ed alla prevenzione il lavoro………”
Lo ha dichiarato anche lei nell’ultima conferenza tenutasi con la Commissione Regionale Anticamorra.
Bene! Qui comincia il democratico confronto politico!
Se è vero, come è vero, che Magistratura e Forze dell’Ordine svolgono correttamente il loro compito, in situazioni di grande difficoltà operativa e logistica; se è vero, come in parte è vero, che la Sua Amministrazione ha lavorato per la prevenzione e se mi consente, aggiungerei il mondo dell’associazionismo, le parrocchie, le parti sociali; che cosa è mancato a questo ingranaggio per renderlo virtuoso?
E’ mancata la forza politica ed amministrativa per creare occasioni di sviluppo e di crescita, oltre che occupazionali. E’ mancata la forza di attrarre investimenti privati sul territorio. E’ mancata la forza e la capacità di creare strumenti di partenariato pubblico-privato. E’ mancata la forza di completare procedimenti già avviati. E’ mancata la forza di garantire interventi infrastrutturali. E’ mancata la forza di essere rappresentativi nei livelli sovracomunali. E’ mancata la capacità e la volontà di costruire un’organizzazione dell’Ente Locale che fosse veramente in condizione di supportare tutto ciò, sia pure tra le mille contingenti difficoltà ed emergenze.
Ed a chi spettava il compito, per volontà popolare, di realizzare tutto ciò?
Mi consenta, sommessamente, di tentare una risposta, pur essendomi limitato a studi elementari. Le chiedo preventivamente scusa se mi permetto.
Spettava alla Amministrazione della quale lei è il Capo da 6 lunghi anni. Spettava al l’inossidabile nucleo storico che ha costituito l’ossatura della sua Amministrazione.
Questa è l’amara ed inconfutabile verità!
Spetta a lei farci comprendere perché tutto ciò non è avvenuto! Quali sono i veri motivi. Dove si nasconde la verità. Spetta solo a lei, cercando di evitare quelle giustificazioni che adduce costantemente, che offendono l’intelligenza di chi ascolta e che servono solo a mascherare le verità.
Si è mai chiesto perché tutto ciò non avviene e non è avvenuto in Città limitrofe?
Si è mai chiesto quanti problemi ha risolto per i lavoratori espulsi dai cicli produttivi, da quando si è insediato?
Si è mai chiesto quante occasioni sono state sfruttate, per garantire a questi lavoratori un futuro diverso?
Si è mai chiesto quali incrementi occupazionali si sono registrati nel nostro territorio?
Si è mai chiesto quante concrete risposte sono state offerte ai giovani per evitarne la fuga e quanti interventi strutturali sono stati realizzati?
Si è mai chiesto perchè la OPLONTI MULTISERVIZI era stata posta in una condizione pre-fallimentare, sotto lo sguardo indifferente suo e dei rappresentanti della sua amministrazione, ed ancora oggi non si riesce ad individuare una soluzione futura?
Si è mai chiesto come mai tutti i lavoratori legati alla ex-officine torresi, ancora oggi non riescono a trovare una ricollocazione?
Si è mai chiesto perché i lavoratori della ex-Metecno non riescono a trovare soluzione alla loro situazione di precariato, nonostante si sia insediata da anni un’azienda in quella medesima area?
Si è mai chiesto quanti imprenditori sono stati attratti dalla Sua amministrazione in questo territorio nel corso di questi anni?
Qui la risposta gliela accenno!
Un solo imprenditore! La società di riferimento si chiama “BENNU YACHT srl”, ed era affidata alle cure professionali dell’Avv. Massimo Lafranco, uomo politico a Lei molto vicino.
Per questa società lei ha aderito alla stipula di un comodato d’uso gratuito, consentendo che un sito industriale di proprietà pubblica, del valore di circa 10milioni di euro, fosse reso disponibile a tale titolo, sia pure con un contratto formalmente stipulato da TESS.
Non oso pensare cosa sarebbe accaduto se Lei non fosse stato consenziente! Sarebbe scattata, immediatamente, la comunicazione cautelativa agli organi competenti. Su questo Lei non conosce rivali!
Pensi che per liberare quel sito industriale dal noto imprenditore, agevolato dalle Istituzioni, senza nessuna garanzia di continuità e di iniziativa reale di carattere imprenditoriale anche a favore dei lavoratori, c’è voluta tutta la abilità professionale della sua Collega di studio Avv. Monica Cirillo.
Risultato? Il sito ex-Metalfer è ancora abbandonato e gli ex-lavoratori ancora costretti a sperare nelle varie forme di mero assistenzialismo.
Tutto ciò, quindi, non è avvenuto e le conseguenze di una feroce recessione, sono sotto gli occhi di tutti.
Impoverimento complessivo del tessuto cittadino, degrado morale, sociale e civile, insoddisfazioni, depressioni, speranze vanificate, obiettivi annunciati e mai realizzati, difficoltà finanziarie, crisi di liquidità ed insolvenze, futuro incerto per i giovani.
Ed è questa, egregio Signor Sindaco, la condizione ideale nella quale la criminalità organizzata può facilmente estendere i propri tentacoli. Sui bisogni primari della gente. Sull’impoverimento, sulla disperazione. Non c’è bisogno di argomentare! Questo glielo hanno insegnato? Questo lo ha compreso o continua a nascondersi dietro la sua capacità illusionistica e mistificatoria?
Mi consenta di dirle che quella che lei perpetra è solo arroganza politica, tracotanza, prevaricazione, ma sostanzialmente tutto ciò, nasconde un grande vuoto. Assenza assoluta di contenuti, inaffidabilità organizzativa e di “leaderschip”, incapacità a svolgere un ruolo di pianificazione e di programmazione.
Lei forse non se ne sarà reso conto fino in fondo, ma ha avuto comportamenti politicamente scellerati, distruttivi. Perché tutto questo?
Le risposte le deve dare lei e possibilmente senza arrampicarsi continuamente sugli specchi. Oramai non serve più a nessuno.
Ma indipendentemente dalle ipocrisie e dalle gratuite calunnie della Sua lettera, la cosa che più mi ha colpito è che lei, raggiungendo livelli massimi di insolenza, non si è mai accorto dell’età d’oro, come solo Lei la definisce e che non avrebbe rinvenuto il tesoro in eredità.
Bene! Qui obiettivamente, Lei raggiunge l’apice della falsità.
Ed allora poiché Lei ha memoria corta o per meglio dire finge di averla, Le ricordo che Lei e non io è stato uno dei protagonisti di quegli anni che poi ha ereditato come Sindaco. Chi è stato l’uomo più vicino professionalmente e politicamente al Sindaco Cucolo? Lei! Chi è stato tra gli uomini più vicini al partito di maggioranza dell’epoca, che quelle pregevoli scelte ha determinato? Lei! Chi è stato l’uomo più vicino all’On. Gianfranco Nappi, per anni ottimo punto di riferimento di questo territorio? Lei! Chi è stato il presidente della Oplonti Multiservizi per 5 anni? Lei! Chi è stato assessore nella Giunta Monaco? Lei!
E poi che cosa è accaduto? E’ diventato Sindaco ed ha dimenticato tutto o è stato costretto a dimenticare tutto. Decida Lei, il risultato non cambia! Quando dirà la verità di quello che è accaduto in quegli anni? Quando dirà le vere motivazioni e non le invenzioni costruite al momento, con il solito atteggiamento populistico, propagandistico e deviante. Quando smetterà di cogliere la potenziale opportunità di turno, facendola divenire la panacea di tutti i mali, cercando di rendere nebuloso il passato, in attesa di altri eventi?
E mi chiedo! Come mai quegli anni sono state da lei condivisi e poi improvvisamente ha cambiato rotta a 360 gradi.
Ed allora a costo di divenire noioso, Le indico, per l’ennesima volta, il “tesoretto” che Lei ha ereditato e che ha vilmente dilapidato e che avrebbe potuto cambiare il volto di questa Città, creando occasioni di crescita, sviluppo e occupazione:
– Riqualificazione quartiere Via Vincenzo Rocco.
– Prolungamento Via dei Mille.
– Ampliamento villa comunale.
– Riqualificazione ex-lido S.Lucia con finanza privata.
– Riqualificazione area portuale del molo di ponente.
– Adesione all’Autorità Portuale di Napoli.
– Riqualificazione darsena pescatori.
– Proposta Piano attuativo portuale.
– Utilizzo box Via Tagliamonte
– Realizzazione bretella di collegamento porto-autostrada (1°lotto)
– Realizzazione vasca di alaggio.
– Costituzione società di trasformazione urbana per la riqualificazione della fascia di costa.
– Costituzione società di trasformazione urbana per l’area “Spolettificio”.
– Redazione del PUA per la riqualificazione della fascia di costa, con oneri a carico di privati.
– Utilizzo dei capannoni di proprietà comunale ex-deriver.
– Realizzazione sistema museale.
– Bonifica area salera.
– Ristrutturazione ex-scuola Morrone ed ex-scuola Piazza Monsignore Orlando.
– Mercato ittico comunale, ed altro.
Dieci anni di intensa attività politica ed amministrativa che aspettava solo di essere concretizzata, curando le fasi esecutive o completando procedimenti amministrativi in fase avanzata.
Ha mai provato ad immaginare quante di queste attività si sarebbero potute portare a termine, dopo un lavoro svolto di programmazione ed in parte di ottenimento di risorse, se solo avesse dato naturale e normale continuità all’azione amministrativa?
Ha mai immaginato quante occasioni occupazionali si sarebbero potute creare?
Le è mai sorto il dubbio che quanto accadeva, sarebbe stato enormemente pregiudizievole per il futuro della Città, che era stato chiamato ad amministrare?
Il dubbio è importante! Le grandi guide dei popoli hanno sempre lasciato spazio al dubbio!
Il cattivo “leader” è quello troppo sicuro di sé. E’ quello pertinace!
Pertanto sono io che ho il diritto di dirle che la campagna elettorale è finita da tempo.
Ha raggiunto ed avete raggiunto il vostro scopo. Non c’è più bisogno di fingere, di mistificare la realtà, di fare puro esercizio illusionistico. Questa Città sta morendo e lei, a mio avviso, né è il maggiore colpevole.
Quindi è lei che deve chiedere scusa all’Assessore Auricchio per averlo coinvolto in questa nefasta gestione amministrativa, ove egli non sia stato cosciente complice politico.
E’ lei che deve chiedere scusa all’intera Città!
Sulle domande che lei, invece, specificamente mi pone, mi astengo da qualsiasi commento, anche perchè, oramai, sono divenute talmente rituali e stantie, che rappresentano il segno evidente della mancanza assoluta di contenuti. Affido la risposta a quanto sarà riportato nella querela-denunzia che sarò costretto a riproporre alla Autorità competente.
Pertanto Signor Sindaco, rifletta e con consigliabile umiltà, riconosca che nel mosaico complessivo della strategia della lotta alla criminalità organizzata, è mancata la tessera inerente all’efficacia ed all’efficienza del Suo ruolo e dell’Amministrazione locale che rappresenta, nonché di quelle sovracomunali, non adeguatamente compulsate.
E se la riflessione dovesse giungere all’unico possibile risultato, assuma, dignitosamente, le consequenziali decisioni.
Cordialmente.
Vincenzo Sica
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