A quasi un mese dall’istituzione del presidio permanente presso l‘ospedale Sant’Anna e Madonna della Neve di Boscotrecase, sono numerose le personalità politiche che hanno portato la propria vicinanza e solidarietà ai cittadini che, insieme a numerose associazioni, fanno parte del movimento “Ce avite accise a’salute”.

A raggiungere i manifestanti mercoledì sera, Vincenzo Sica, noto commercialista e revisore contabile oplontino nonché presidente dell’associazione Centro Comune, Catello Maresca, magistrato e consigliere comunale di Napoli e Vincenzo Cirillo, consigliere della città metropolitana entrambi in quota centrodestra.

I manifestanti hanno esposto le proprie motivazioni per la protesta, ovvero la mancata riapertura del pronto soccorso del nosocomio boschese dopo la fine della pandemia Covid-19 che aveva disposto la funzione dello stesso a Covid-Hospital.

“La riapertura del Pronto Soccorso riguarda tutti noi” afferma Vincenzo Sica. “È mio dovere stare qui e portare la questione dell’ospedale anche nel consiglio comunale di Napoli. Il giudice Maresca e il consigliere Cirillo non sono rimasti indifferenti e sono sicuro che faranno sentire la propria voce nei luoghi opportuni”.

Il Movimento “CE AVITE ACCISE A SALUTE”, da anni impegnato nel territorio vesuviano per sensibilizzare sul tema della crisi della sanità pubblica campana, è ora occupato sulla situazione critica dei Pronto Soccorso di Napoli e provincia, in particolare quelli afferenti all’ Asl NA 3 SUD, chiusi a seguito della fine della pandemia da Covid-19 e mai più riaperti, come nel caso dell’ospedale Sant’Anna e Madonna della Neve di Boscotrecase, punto di riferimento per le città di Torre Annunziata, Boscoreale, Trecase, Pompei, oltre che di Boscotrecase e degli altri comuni vesuviani,  che contano un totale di quasi 300mila abitanti.

Il Movimento, di cui fanno parte semplici cittadini accanto a numerose associazioni dei territori interessati, è riuscito a portare in piazza migliaia di persone e ha il merito di aver  riportato il tema della sanità al centro del dibattito parlamentare (grazie al Senatore Orfeo Mazzella del Movimento 5 Stelle e al parlamentare Francesco Emilio Borrelli di Europa Verdi) ed essere stato oggetto di un intervento in consiglio regionale del consigliere Severino Nappi, in quota centro destra.

Il Movimento, dopo essere stato ascoltato anche dal Presidente del Tribunale di Torre Annunziata Ernesto Aghina, compie un  nuovo e importante passo in avanti giacchè è in procinto di essere ricevuto dal prefetto di Napoli, Michele di Bari.

“Siamo preoccupati perché la sanità è diventata una

questione di ordine pubblico che non può essere risolta con la militarizzazione dei

pronto soccorso , ma con investimenti a lungo termine tra personale sanitario e strutture ospedaliere”  dichiarano gli attivisti. “È in atto una vera crisi sanitaria dell’ area vesuviana che per ora vede interessati principalmente l’ospedale Sant’Anna di

Boscotrecase  e  San Giovanni Bosco di Fuorigrotta, ed è necessario arginare ciò che sta accadendo, ovvero una crescente pressione sui Pronto Soccorso della città di Napoli, già in sofferenza per l’elevato numero di utenti  e che spesso sfociano in vere e proprie aggressioni nei confronti degli operatori sanitari” affermano preoccupati.

I temi del Movimento sono stati anche al centro anche di una conferenza dei servizi dei sindaci dell’area Vesuviana.

Dopo la manifestazione e le fiaccolate a  Torre Annunziata, Boscoreale e Boscotrecase e con un presidio permanente nel piazzale del nosocomio boschese ormai da settimane, che vede una solidarietà trasversale delle forze politiche, il prossimo appuntamento è per domenica 4 febbraio presso la stazione centrale di Torre Annunziata. Da lì il corteo si recherà in processione verso il Santuario di Pompei, con lo slogan “Riaprite il Pronto soccorso dell’Ospedale di Boscotrecase”.

Titti D’Amelio