Gen 30, 2024 | Generale | 0 commenti

Torre Annunziata al voto: il silenzio dell’incapacità. Vincenzo Sica: “Svegliamoci!” – La Video-Intervista

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Scritto da Dr. Vincenzo Sica

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“Viviamo un momento straordinario emergenziale a Torre Annunziata e indigna l’idea che rispetto a questa consapevolezza, che dovrebbe essere particolarmente diffusa, soprattutto da parte di coloro che hanno avuto esperienza amministrativa in questa città, non vi è ancora questa sensibilità e questa consapevolezza”.

Così, in un’intervista al Quotidiano ErreEmme News, Enzo Sica, ex city manager del Comune di Torre Annunziata e presidente dell’associazione politico-culturale Centro Comune.

“Noi veniamo – aggiunge Sica – non solo, come ho denunciato in altre occasioni, da un commissariamento e da uno scioglimento per presunte infiltrazioni della criminalità organizzata, ma veniamo da quindici anni di malgoverno, da quindici anni in cui questa città è stata completamente abbandonata, gestita male e in maniera perversa da un personale politico, in particolare da chi lo rappresentava, assolutamente inadeguato. In questo momento, non mi pare vi sia consapevolezza di tutto questo”.

A sentir parlare il presidente di Centro Comune, “dice bene Metropolis, quando scrive ‘… il silenzio dell’incapacità e della complicità…’. Noi abbiamo più volte stimolato dibattiti – attraverso ErreEmme News -, su vari temi, confronti sul porto, sui quartieri degradati della città, ma quello che io mi accorgo e su questo credo ci voglia un risveglio delle coscienze, anche da parte di chi non ha mai svolto attività politica, io non noto ancora che vi sia questa consapevolezza”.

Enzo Sica parla poi dell’attività che sta svolgendo Centro Comune in vista delle prossime elezioni amministrative: “Noi abbiamo fatto partire un disegno di coalizione che, prima ancora che un disegno tendente ad individuare personalità che potrebbero ricopre certi ruoli, è un’iniziativa che tende a raccogliere e stimolare queste sensibilità.

E’ un’iniziativa che tende a creare un progetto politico serio, un programma serio, alla luce dei fatti che approfondiamo quotidianamente e che sono avvenuti fino a ieri. Su questo mi rivolgo da cittadino, indipendentemente da quello che potrebbe essere il coinvolgimento in termini di contributo nella prospettiva elettorale, ma rivolgo un appello ai cittadini, al personale politico e a quello che si ritiene tale, io noto una caccia al consenso che esula da questo livello di sensibilità. Evidentemente, non ci siamo resi conto ancora in quale situazione emergenziale viviamo”.

Cosa sta facendo Centro Comune in tal senso?

“Intanto Centro Comune, da me rappresentata, ha sempre costituito anche in tempi non sospetti una voce attenta sulle vicende di Torre Annunziata. Noi abbiamo più volte denunciato le vicende del porto e, ahimè, registriamo altri errori in questo senso che andremo ad affrontare in altra sede. Abbiamo stimolato e di questo siamo grati a coloro che stanno volgendo uno sguardo ai quartieri degradati, vedi Provolera, quartiere Murattiano e rione Carceri. E’ su questi temi che si gioca il futuro di Torre Annunziata. Ed è su questi temi che dovremmo confrontarci, dovremmo misurarci, dovremmo produrre idee, dovremmo produrre dibattiti e confronti per comprendere intanto quali sono gli interventi che noi possiamo fare in una prospettiva di breve termine, capire quali sono le risorse finanziare che dobbiamo individuare. Ecco, io tutto questo non lo riscontro ancora”.

Tuttavia, c’è una voglia dei cittadini di riemergere, le pare?

“C’è una voglia, ove sentissimo le singole persone, di riemergere, ma quando andiamo a stimolare questo desiderio e tentiamo di coinvolgere questi cittadini, le associazioni, mi accorgo che c’è un atteggiamento tendenzialmente di ignavia.

Io ho iniziato a respirare l’aria della politica, della pubblica amministrazione, fin da piccolo, ma l’ho fatto con grande umiltà. Mi sono sempre approcciato con il desiderio di imparare e di apprendere da coloro che avevano comunque maturato un’esperienza, indipendentemente se questa esperienza la giudicassi positiva o negativa.

Quello che mi dispiace constatare è che le leve giovanili continuano ad avere un approccio tendenzialmente saccente. Non è così che si inizia un’esperienza. Bisogna confrontarsi, bisogna capire quali sono le regole del gioco, quali sono i meccanismi, quali sono le esperienze amministrative e dalle quali trarre gli aspetti positivi per tradurli in nuove proposte. E questo va fatto in sintonia e in sinergia. Questi atteggiamenti individualisti, questo personalismo eccessivo non giova a nessuno.

Svegliamoci! Questa città deve risorgere da una situazione di stallo profondo in cui si ritrova, soprattutto negli ultimi quindici, venti anni. E noi dobbiamo rimuovere questa situazione, dobbiamo abbandonare per un attimo le vicende personali e le questioni individuali e dobbiamo programmare il futuro di questa città”.

Poi, spiega ancora il Presidente di Centro Comune, “legittimamente ci saranno delle aspettative, abbiamo già in campo delle candidature a sindaco, dò per scontato che ve ne siano altre, ci confronteremo in ambito della coalizione e arriveremo a determinare una sintesi che ci consenta di individuare una personalità che a nostro avviso riesca, in prospettiva, a tradurre in fatti quelle che sono le nostre aspettative”.

Infine, la stoccata contro il Partito Democratico, colpevole a suo dire di questo disastro amministrativo: “Tutto questo ovviamente non può considerare, al di là dei facili annunci, un partito che oggi si deve assumere la responsabilità che, tendenzialmente e opportunisticamente, si cerca di concentrare su alcuni recenti pubblici amministratori, ma che al contrario viene da lontano ed è una responsabilità politica che si trascina da tempo e della quale il Partito Democratico deve assumersi la responsabilità”.

Si parla già di candidature in vista delle elezioni?

“Ci sono dei nomi, non credo sia il caso di profondere particolari indicazioni in tal senso. Credo che chiunque dichiari la disponibilità, debba essere apprezzato perché evidentemente dichiara la disponibilità a ricoprire un ruolo che, in prospettiva, si profila come ruolo delicatissimo in un momento in cui questa città, così come Castellammare di Stabia e San Giuseppe Vesuviano, viene da questa tipologia di scioglimento anticipato e saranno, giustamente, oggetto di grande attenzione. Pertanto, prenderemo atto di queste disponibilità, verificheremo se su queste disponibilità ci sarà la giusta sintesi e saremo pronti a dare il nostro contributo a chi vorrà immolarsi per ricoprire il ruolo di candidato sindaco alle prossime Amministrative, ma sulla scorta di un progetto chiaro che tenti di far risorgere Torre Annunziata dalle macerie nelle quali oggi ci ritroviamo a vivere”.

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