“Un’altra estate che va via, durante la quale abbiamo avuto l’ennesima conferma delle potenzialità di Torre Annunziata. Credo che si siano registrate, mai come in questo periodo, presenze costanti di turisti che hanno invaso le strutture esistenti sul nostro territorio per essere ospitati dai pochi ristorantini che ci sono. Questo a conferma che Torre Annunziata conserva una grande potenzialità attrattiva. Potenzialità che siamo riusciti a sprecare in tutto questo periodo”.
Così Vincenzo Sica, ex City Manager del Comune di Torre Annunziata e Presidente dell’Associazione politico-culturale Centro Comune, sul mancato rilancio turistico a Torre Annunziata.
“Queste presenze – aggiunge Sica – ci attestano che evidentemente c’è la possibilità di recupero, considerando anche che abbiamo uno dei litorali più belli del Golfo di Napoli.
E pensare che il Comune di Torre Annunziata abbia acquistato in proprietà, nel dicembre del 2000, tutta la fascia di costa, compreso un capannone dell’ex area Deriver, e verificare che ad oggi nulla è cambiato rispetto a 23 anni fa. Tutto ciò è veramente deprimente.
Eppure le potenzialità ci sono. Bisogna quindi organizzare mezzi, uomini, risorse, idee, disponibilità a lavorare per recuperare questa potenzialità.
Nei siti istituzionali che normalmente promuovono le case-vacanza, anche da Pompei si indica che la struttura è distante diversi chilometri dal litorale di Torre Annunziata. Il che significa che l’attenzione dei player internazionali su questo territorio, rimane molto forte”.
Un esempio di rilancio mancato è il litorale di Rovigliano, le pare?
“Assolutamente, sì. Il litorale di Rovigliano ha potenzialità notevoli. Certo, abbiamo il problema del disinquinamento del Fiume Sarno che, a mio avviso, diventa prioritario su tutto. E qui emergono responsabilità enormi da parte delle amministrazioni locali e da parte dell’amministrazione regionale maturatesi nel tempo.
Ma dobbiamo reagire.
Quello che accade nell’Agro-Nocerino e che finisce per investire, in termini di inquinamento, la foce del fiume Sarno, è qualcosa di scandaloso. Dobbiamo unire le forze e reagire come cittadini. L’indifferenza su questo non ha più motivo di esistere. Noi siamo coinvolti in questa situazione e dobbiamo comprendere che reagire con forza a questa vicenda significa determinare le condizioni per vivere tutti meglio. Per poter dare anche la possibilità alle future generazioni di poter godere di questa enorme risorsa mare che, unitamente alla risorsa porto, caratterizza il nostro territorio”.
Cosa bisognerebbe fare dal punto di vista politico-amministrativo, secondo lei, per puntare al rilancio turistico?
“Dobbiamo assolutamente isolare il Partito Democratico, che ha caratterizzato, nel bene e nel male, la vita politica di questa città da trent’anni. Dobbiamo creare le condizioni, non in maniera isolata, per un progetto condiviso che non veda fuga in avanti di movimenti, partiti o singole personalità con questa corsa al consenso senza che vi sia un progetto condiviso che ruoti attorno a una forte candidatura a sindaco coadiuvato da una squadra di tecnici che abbiano le idee chiare su come accelerare la riqualificazione e la rivalorizzazione delle risorse di questo territorio.
Per questo il Partito Democratico deve comprendere che non ha più le condizioni per poter discutere di tutto ciò ed è una struttura politica caratterizzata, al di là di quello che si cerca di far apparire all’esterno, da figure che hanno fatto il proprio tempo e si devono mettere ora da parte”.
C’è poi la questione dello stadio. Finalmente è stata aggiudicata la gara per il restyling del Giraud.
“Mi risulta che sia stata finalmente aggiudicata la gara per la ristrutturazione dello stadio. A noi interessa che vi sia un’attenzione da parte del Comune committente, affinché si eseguano a regola d’arte i lavori, nei tempi previsti, e si creano le condizioni affinché si possa, al massimo nella prossima primavera, consegnare alla città, ai tifosi e al club Savoia, una struttura sportiva che Torre Annunziata merita”.
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